Casa Notizia Trump annuncia la tariffa del 100% su tutti i film non statunitensi

Trump annuncia la tariffa del 100% su tutti i film non statunitensi

by Victoria May 21,2025

Con una mossa sorprendente, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato tramite i social media che intende imporre una tariffa al 100% sui film prodotti al di fuori degli Stati Uniti. Trump's Post, condiviso da domenica pomeriggio, ha etichettato la produzione di film in paesi stranieri come una "minaccia per la sicurezza nazionale" a causa del dannoso impatto sull'industria cinematografica americana.

"L'industria cinematografica in America sta morendo una morte molto veloce", ha affermato Trump. "Altri paesi offrono tutti i tipi di incentivi per allontanare i nostri cineasti e studi dagli Stati Uniti. Hollywood e molte altre aree negli Stati Uniti sono devastati. Questo è uno sforzo concertato da altre nazioni e, quindi, una minaccia di sicurezza nazionale. Tariffi su tutti i film che arrivano nel nostro paese che sono prodotti in terre straniere.

L'implementazione pratica di tale tariffa rimane ambigua, lasciando molte domande su quali produzioni sarebbero influenzate. Numerosi paesi, tra cui il Regno Unito, l'Australia e varie nazioni europee, offrono incentivi fiscali interessanti che incoraggiano i cineasti a sparare all'estero. Tuttavia, il fascino di luoghi esotici e internazionali spesso spinge i cineasti a girare all'estero, migliorando l'esperienza cinematografica per il pubblico in tutto il mondo.

Le implicazioni di questa tariffa su franchising riconosciuti a livello globale come James Bond, John Wick, Extraction o Mission: Impossible, che spesso presentano scene girate in più paesi, sono incerte. Allo stesso modo, l'impatto su film come l'imminente F1, che utilizza binari di gara internazionali, rimane poco chiaro.

Inoltre, non è ancora noto come questa nuova politica influenzerà i film attualmente in produzione o quelli già completati, né perché le produzioni televisive siano esenti da questa tariffa. Vi sono anche preoccupazioni per le potenziali ritorsioni internazionali e il suo effetto sulla distribuzione globale dei film americani se le produzioni straniere sono penalizzate per voler raggiungere il pubblico statunitense.

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